10 giugno 2010

Presidio Lavoratori Carlo Colombo SPA, sotto associazione Amico Charly. Ancora a Manifestare, ancora per chiedere un diritto Sacrosanto, IL LAVORO !!!!

 

Milano 10.06.2010

 

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Presidio Lavoratori Carlo Colombo SPA, sotto Associazione Charly, Via Guerzoni, 23 Milano.

Gli Operai della Carlo Colombo scendono ancora in piazza, sempre per lo stesso motivo, sempre per far rispettare un accordo Firmato in Confindustria, dal Sindacato e dall’Azienda.

Oggi Manifestiamo Sotto l’Associazione Charly, la stessa un’associazione di volontariato, che aiuta bambini disagiati e disadattati, massimo rispetto per chi da il proprio contributo nell’aiutare questi bambini, e, infatti, in sette mesi di lotta e continue manifestazioni, non c’è mai stato il pensiero di venire qua a esporre il nostro problema.

Oggi abbiamo deciso di venire qua, per far capire alla Presidentessa dell’Associazione, che tra le altre cose è anche la Presidentessa della Carlo Colombo SPA. Alla Signora Zanaboni diciamo, che adesso non è più il momento di giocare, non è più il momento di studiarsi a vicenda, di annusarsi per capire varie intenzioni, il tempo è finito. I continui ripensamenti e i vari giochetti, servono soltanto a perdere più tempo, che sicuramente non giova a nessuno. Da Oggi in poi tolleranza zero.

Lei Signora Zanaboni, sia per il primo incontro in Prefettura e per tutti gli altri, ci ha sempre chiesto di non sfociare la nostra rabbia, in azioni che possano compromettere la Vostra immagine d’imprenditori, sia nel suo caso, sia per quella dell’associazione Charly, bene fino a oggi, rimarchiamo questa frase, noi siamo persone per bene e padri di famiglia è non nascondiamo, anche se con qualche fatica, il fatto che abbiamo sempre avuto un comportamento impeccabile, infatti, tutte le iniziative sono state prese e concordate con anticipo da Sua Eccellenza come l’ho chiama Lei. Per Lei questa non deve essere una scusa, non cavalchi questa sua continua richiesta per allungare ancora i tempi, non esasperi ancora gli animi di persone, che sono già a limite dell’esasperazione, non ci porti a oltrepassare l’asticella della legalità, non dia modo di dimostrargli, che per far rispettare un accordo, siamo disposti ad azioni sicuramente più marcate e clamorose, parola molto semplice da capire e nello stesso tempo molto efficace per arrivare al punto, (la storia insegna qualche cosa).

Tutti noi volgiamo mettere in chiaro alcuni punti, che riteniamo importanti per arrivare a una soluzione consona alle esigenze di tutti noi.

Non riusciamo a capire Le vostre continue comunicazioni fatte a ogni incontro, pensiamo che siano solamente una perdita di tempo, ma puntualmente sono stravolte a vostro piacere, non chiediamo di portare avanti questa vicenda per forza in provincia Monza Brianza, tutte le discussioni possono essere discusse anche in un parco Pubblico, per noi ogni sito va bene, l’importante è non perdere più tempo. Vogliamo sapere con quale criterio sono chiamate le persone, dalle varie aziende, da Voi contattate per andare a fare i colloqui, qui ci sono delle cose da chiarire, come mai solo adesso siamo contattati da queste Aziende? E dall’Ottobre 2008, che aspettiamo che la Carlo Colombo SPA ricollochi nel territorio trentotto Persone, siete stati latitanti per venti Mesi, nonostante avete chiesto a ogni Cassaintegrato un Curriculum.

Se la sua risposta e quella che la parola “territorio” la associa solo ed esclusivamente nel territorio della Brianza, sicuramente qualcuno la spiegato in maniera errata, quel qualcuno è quel PERSONAGGIO, che noi tutti non ci stupiamo più, anzi più andiamo avanti e più siamo convinti, che se oggi ci troviamo in questa situazione è soltanto da addebitare al nostro caro amministratore delegato Marco Negrini, e a tutto il suo Staff di persone incompetenti peggio di lui.

Ritornando al discorso delle aziende da Voi contattato, tra di noi c’era un’intesa nel dare la priorità a tutte quelle persone più anziane e a quelle con un Carico familiare più oneroso, invece fino adesso, sono state contattate persone Giovani, senza carichi familiari superiori ad altri o addirittura nulli.

Lei Presidentessa, dovrebbe stare più attenta su queste sfumature, Lei che si occupa di bambini disagiati, provi a immaginare come si sentiranno i nostri figli da Gennaio 2011?, pensi a quanti bambini si troverebbe da sfamare e crescere fino alla maggiore età.

Presidentessa, vediamo di sederci seriamente a un tavolo e iniziamo a parlare di come risolvere questa situazione, si ricordi che noi non interpretiamo niente, noi siamo degli operai, ma questo non vuol dire essere analfabeti, sappiano per fortuna leggere anche noi, e a proposito dell’accordo firmato nell’ottobre 2008 in Confindustria, leggiamo che sommando l’anno 2009 e l’anno 2010, dovevano essere ricollocate trentotto persone nel territorio, che non deve essere per forza in Brianza, ma in base alla residenza degli operai, oggi tutto questo non si è rispecchiato nella realtà, infatti, vengono chiamate persone, che non solo non abitano vicino all’azienda contattata, ma oltre ad avere un’età inferiore ad altri, non avere carichi familiari non sono nemmeno Automuniti, quindi impossibilitate nell’andare da Monza a Lecco.

Se tutto questo è un altro giochetto per dimostrare a terze persone, che noi non abbiamo nessuna intenzione di rimetterci nel mondo del lavoro, e meglio che fate scomparire per sempre questo vostro pensiero, perché da oggi i nomi che andate a comunicare alle aziende, si devono concordare assieme.

Leggendo sempre all’accordo da Voi firmato nell’ottobre 2008 in Confindustria, si legge bene che ventitré persone sono incentivate al licenziamento, questo punto Presidentessa come lo andiamo a Interpretare?

Vogliamo sapere come il nostro caro Negrini o chi per lui, gli ha spiegato come interpretare anche questo punto, stessa cosa anche per il punto successivo, cioè quello in cui si dice che tra l’anno 2009 e 2010, l’azienda s’impegnava ad accompagnare in pensione dieci persone, con i due anni di CIGS, che paghiamo tutti, e tre di mobilità, a oggi sette persone riescono ad accedere al sistema pensionistico, e per le altre tre cosa facciamo? Alle tre persone le dovete accompagnare alla pensione, pagandogli tutti i contributi che mancano, perché non ci sono altre strade.

Noi chiediamo solo quello, che da Voi è stato scritto e controfirmato in Confindustria, senza nessun tipo d’interpretazioni, perché non c’è nulla da interpretare, senza inventarsi scusanti, che i numeri, che leggiamo sono stati messi solamente per ottenere il 2 anno di CIGS, a noi queste cose non sono state spiegate, ne interpretate, e nemmeno ci interessano, anche perché se fosse così, vuol dire che Voi state truffando lo Stato, firmando cose che già sapete di non rispettare, solamente per dimostrare allo stato la buona volontà Teorica dell’azienda di ricollocare almeno il 30% delle persone per ottenere il 2 anno di CIGS.

L’ultima volta che ci siamo incontrati, vi abbiamo illustrato la nostra proposta, per arrivare alla chiusura della vicenda, Lei Presidentessa non pensi che la proposta fatta dalla RSU, sia una proposta inventata al momento, ma è l’unica strada per arrivare a una soluzione, che comunque lascia padri di famiglia senza un posto di lavoro, persone che alla soglia dei quaranta anni di età, si devono rimettere un’altra volta in gioco, padri di famiglia che devono creare serenità nelle proprie famiglie che voi avete tolto.

Noi vorremmo subito andare a lavorare, ma è impossibile, questo lo sappiamo tutti, d’altronde non siete in grado di ricollocare trentotto persone come d’accordo, figuriamoci se potete farlo per sessantacinque, L’altra soluzione potrebbe essere quella di portarci a PIZZIGHETTONE, sempre nell’Azienda creata dal Sig. Colombo grazie ai nostri sacrifici, poiché mentre lui era in giro sull’ Yoth, noi eravamo lì, nella sua azienda, a lavorare e sudare giorno e notte, sabato e Domenica.

Questo è il ringraziamento che abbiamo ricevuto dal nostro datore di Lavoro, usati e gettati via come fazzoletti, ma anche qui ci direte la solita barzelletta, che l’azienda di Cremona, va molto male e che quindi non si può portare altro personale, Anzi ! migliore sarebbe dire, che non si possono portare gli operai di Agrate, visto che al nostro posto avete assunto del personale Interinale, e siccome andate così male, gli avete appena rinnovato i contratti per altri sei mesi.

Presidentessa le parole lasciano il tempo che trovano, cerchiamo di arrivare in fretta a una soluzione, metta la faccia come madre, come presidentessa di un’associazione che aiuta i bambini e ragazzi con problemi, non crei anche hai nostri figli dei problemi, Lei in questo momento non è solo responsabile del nostro futuro, ma anche del futuro dei nostri figli, non ci faccia pensare, che anche lei in questo paese fa parte di quelle tante persone che predica bene e razzolano male, non sarebbe una bella immagine per nessuno, ma tantomeno per Lei.

Gli Operai della Carlo Colombo – RSU Carlo Colombo – Fiom CGIL Monza Brianza.

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